Assessore Caruso in visita alla casa degli Atellani e alla vigna di Leonardo

L’Assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Francesca Caruso, ha fatto visita alla Casa degli Atellani, la storica dimora quattrocentesca affacciata su Corso Magenta, e alla Vigna di Leonardo, donata all’artista da Ludovico il Moro.

“Casa degli Atellani, con la Vigna di Leonardo, è un luogo di una bellezza inestimabile. Non solo per Milano, ma per tutta Regione Lombardia e per l’Italia intera: un grande motivo di orgoglio – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura di Regione Lombardia Francesca Caruso – Mi auguro resti patrimonio nazionale, e possa costituire una tappa all’interno del circuito vinciano, per far conoscere e valorizzare sempre di più il genio di Leonardo, vanto italiano”.

Nella Casa degli Atellani soggiornò Leonardo da Vinci mentre era impegnato a dipingere l’Ultima Cena. Quando i francesi sconfissero Ludovico il Moro, Leonardo lasciò Milano ma ebbe sempre a cuore la vigna che il duca di Milano gli donò nel 1498. Tanto da citarla nel testamento, lasciandone una parte a un servitore e un’altra parte al suo allievo prediletto Gian Giacomo Caprotti, detto il Salaì.

“Credo che posti come questi siano da inserire in una più ampia circuitazione per permettere al visitatore una vera e propria esperienza culturale immersiva in quelli che sono stati i luoghi frequentati dal genio di Leonardo. Immagino che ci siano i tempi maturi per ipotizzare un vero e proprio “circuito Vinciano lombardo” e non posso che ritenere Casa degli Atellani il simbolo di un percorso di tale genere. I visitatori desiderano ripercorrere non solo le tappe iconiche dei grandi personaggi del nostro Paese ma sono sempre più attratti dagli spazi della loro quotidianità. Conoscerne a fondo le loro biografie e visitare i luoghi della cultura che hanno contributo a ispirare i grandi capolavori dell’arte è forse il modo migliore per rendere ancora più totalizzante l’esperienza. Quando poi si tratta di scrigni di così rara bellezza innestati al centro di una città penso che ci siano tutti gli ingredienti affinché il grande pubblico possa restarne incantato”.

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